Il 74% dei giovani romani preferisce un bene griffato ma palesemente falso, piuttosto che un originale o un prodotto comunque di qualità. Lo dice una indagine condotta dal Censis in quelle che sono i luoghi del centro storico dove è più facile trovare merce contraffatta.
Per l’assessore alla Roma Produttiva, Marta Leonori: «È il segnale della crisi economica che spinge verso il basso consumi e qualità dei consumi, ma è anche la spia di comportamenti che nell’immaginario della popolazione giovanile non sono ritenuti pericolosi. Per contrastare il commercio illegale Roma Capitale nei mesi scorsi ha sottoscritto un Protocollo in Prefettura: sono previste banche dati e azioni comuni tra Amministrazione e Forze di Polizia sul territorio per contrastare il commercio abusivo e la contraffazione».
Nei primi quattro mesi del 2014 il nucleo Pics della Polizia Locale, nel solo Centro storico, ha effettuato 695 sequestri, quasi otto al giorno, con 17.394 merci sequestrate: di queste 400 sono risultate contraffatte e 2.821 sono state quelle distrutte perché igienicamente non trattabili. Il totale delle merci igienicamente non trattabili e destinate al macero, tramite conferimento ad Ama, sono state 5,5 tonnellate. Le persone identificate nel corso delle operazioni dei Pics, da gennaio al 30 aprile, sono state 88.