La Commissione europea esaminerà la questione della commercializzazione illegale di Sambuca nell’Ue: lo annuncia l’eurodeputato trevigiano della Lega Nord Giancarlo Scottà che su questo tema aveva recentemente presentato una dettagliata interrogazione. In particolare, sottolineava Scottà, “indagini nei mercati di alcuni Stati membri dell’Unione europea rivelano l’immissione in commercio di prodotti che, pur riportando la denominazione “Sambuca”, non sono in realtà conformi a uno o più dei requisiti previsti dalla normativa di settore” e chiedeva pertanto alla Commissione “quali iniziative intende adottare a livello europeo affinché gli Stati membri applichino misure e provvedimenti sanzionatori in grado di arginare queste pratiche abusive”.
«La Commissione – spiega l’eurodeputato sulla base della risposta dell’Esecutivo Ue appena pervenuta – ha ammesso di essere venuta a conoscenza di queste pratiche commerciali scorrette da “pochissimo tempo”. Era ora che l’Ue si rendesse conto dell’abuso commesso da diversi Stati membri, che spacciano per Sambuca bevande lontane anni luce dai parametri fissati dalla normativa Ue».
Ricordiamo che la normativa europea dispone che le bevande alcoliche denominate “Sambuca” siano incolori, possiedano un tenore naturale di anetolo non inferiore a un grammo per litro e non superiore a due e abbiano, infine, un volume alcolometrico minimo del 38%.
«A questo punto – conclude l’europarlamentare leghista – mi auguro che la Commissione si attivi, al più presto, per sanzionare i Paesi che finora si sono approfittati dei mancati controlli, con la messa al bando di quei prodotti contrari ai principi di leale concorrenza e trasparenza che dovrebbero essere propri degli scambi commerciali».