Pillole contro il cancro e le disfunzioni erettili, antibiotici e integratori alimentari, preparati per dimagrire. Erano principalmente questi gli effetti promessi dai 3,75 milioni di farmaci falsi e pericolosi per la salute sequestrati nel corso di un’operazione mondiale coordinata dall’Interpol che ha coinvolto 100 Paesi e ha permesso di smantellare una rete della criminalità organizzata che effettuava la vendita illegale di farmaci falso online. L’operazione, dal nome Pangea, ha portato all’arresto di circa 80 persone e al sequestro di prodotti per un valore di 10,5 milioni di dollari.
La vendita, spiega una nota dell’Interpol, avveniva attraverso 18 mila siti internet (chiusi a seguito dell’operazione), identificati anche grazie all’appoggio di alcune compagnie quali LegitScript, Visa, Mastercard e PayPal. Insieme alla chiusura delle pagine web si è provveduto alla sospensione delle transazioni di pagamento online verso le false farmacie e alla distruzione di un enorme numero di e-mail spam e di messaggi pubblicitari sui social network. Il segretario generale dell’Interpol, Ronald K. Noble ha spiegato che «criminali sofisticati e organizzati purtroppo usano internet e le false farmacie online per truffare i consumatori innocenti sia mettendo in pericolo la loro salute, sia rubando la loro identità per mettere in atto frodi con la loro carta di credito».

Farmaci falsi: le avvertenze diffuse dall’interpol
Il segretario generale dell’Interpol, Ronald K. Noble, ha commentato il maxi sequestro di farmaci falsi sottolineando che: «Le persone malate che non possono permettersi di acquistare farmaci costosi o che vogliono semplicemente cercare di risparmiare denaro, sono più propense a cogliere la possibilità di acquistare medicinali on-line. Ma in questo modo si rendendo vulnerabili per l’acquisto di falsi, prodotti illeciti o prodotti medici spuri, correndo il grave rischio di danneggiare la propria salute».
Il fenomeno è in crescita perché più internet diventa accessibile nel mondo, più aumenta il numero di potenziali vittime. «Per questo – ha aggiunto Aline Plancon, capo dell’Unità di crimine dei prodotti medici e farmaceutici dell’Interpol – azioni internazionali come il progetto Pangea, lanciato 5 anni fa, sono fondamentali». «È grazie agli sforzi coordinati di tutte le agenzie coinvolte, polizia, dogane, autorità sanitarie di regolamentazione e del settore privato – ha quindi spiegato Noble – che abbiamo ottenuto risultati significativi nella lotta alla contraffazione dei farmaci. Questa è una spinta importante per la tutela della salute e della sicurezza dei cittadini, e per la lotta contro le reti organizzate che stanno dietro questo crimine».