«La pesca ha bisogno di idee nuove che sappiano coniugare la salvaguardia delle risorse naturali con la tutela del reddito e dell’occupazione»: Lo ha sottolineato l’assessore alla pesca del Veneto, Franco Manzato, in apertura del workshop “Nuove strategie di gestione della pesca”, che l’Università di Ca’ Foscari ha organizzato a Venezia in collaborazione con il Ministero delle politiche agricole e la partecipazione delle Regioni del Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia.
«Proprio queste tre regioni – ha sottolineato Manzato – devono necessariamente confrontarsi, coordinarsi e “unirsi” per migliorare l’efficienza e l’efficacia degli interventi strutturali e di promozione dei propri prodotti. Le stesse Organizzazioni dei Produttori si devono mettere assieme, se vogliono essere veramente protagoniste nel mercato e per dare il giusto prezzo ai prodotti di nicchia e di qualità delle imprese di pesca. Il Distretto di Pesca dell’Alto Adriatico è nato anche per questo».
«Il Distretto avrà tra i suoi obiettivi – ha ricordato l’assessore – quello di fornire ogni utile proposta e strategia operativa utile per la predisposizione del Documento di programmazione riferita al periodo 2014-2020 e cofinanziata dal FEAMP (Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca). Siamo oggi a pieno titolo coinvolti in questo processo di riassestamento, per il quale servono garanzie e certezze di sostenibilità produttiva rispetto al modello produttivo attuale. Quest’ultimo si è dimostrato insufficiente a garantire il raggiungimento degli obiettivi della recente Politica Comunitaria della Pesca, poco orientata a dare il giusto peso alla “regionalizzazione” per aree omogenee di pesca. Da questo punto di vista – ha concluso l’assessore Manzato – sono ottimista, soprattutto alla luce dell’incontro avuto con i componenti della Commissione Pesca del Parlamento Europeo».