Il Ministero delle politiche agricole ha stabilito le norme attuative del sistema di qualità nazionale per la zootecnia disciplinando su scala nazionale le modalità per l’allevamento del vitellone e della scottona ai cereali. I requisiti, gli obblighi e le procedure previste dalle norme ministeriali sono in sintonia a quanto il Veneto aveva già previsto quando ha attivato il disciplinare e il sistema di controllo per la concessione dell’utilizzo del marchio regionale Qualità verificata (QV).
«Il Veneto – rivendica l’Assessore regionale all’agricoltura, Giuseppe Pan – è stata la prima regione in Italia ad avere un disciplinare per la garanzia di qualità del vitellone ai cereali. Siamo i primi, quindi, ad essere soddisfatti per l’avvio su scala nazionale di un disciplinare di produzione, sul quale abbiamo fatto scuola e che sollecitiamo da anni». Il Veneto è la prima regione in Italia per produzione di vitelli e vitelloni, con il 29% della produzione nazionale, e conta più di 8200 allevamenti di bovini da carne. Il valore economico della produzione zootecnica di carne bovina raggiunge i 458 milioni di euro l’anno. Quasi un migliaio di allevatori hanno già aderito al sistema di controllo certificato dal marchio QV che identifica la qualità delle carni venete in tutti i passaggi di filiera. «Siamo riusciti ad ottenere questo significativo risultato di certificazione di qualità – prosegue l’assessore Pan – grazie alla forte collaborazione tra associazioni dei produttori, organismi di controllo, istituzione regionale. Ora, i nostri produttori potranno, oltre al marchio regionale, ottenere anche la certificazione nazionale di qualità che rappresenta un importante valore aggiunto per la competitività delle nostre carni sui mercati nazionale e internazionali».