Nel carrello della spesa entra un prodotto su quattro che sia marcato in etichetta dal tricolore

Secondo le analisi contenute nella decima edizione dell’Osservatorio Immagino di GS1 Italy, gli italiani per la loro spesa al supermercato preferiscono i prodotti alimentari che nell’etichetta mostrano il tricolore vantando l’italianità del prodotto.
Come di consueto, l’Osservatorio ha analizzato le informazioni riportate sulle confezioni di più di 125 mila prodotti e l’identità italiana appare sulle etichette di più di 13 mila prodotti alimentari, quindi poco più del 10%, ma le vendite dei prodotti nazionali raggiungono la media di uno su quattro e sono aumentate del +1,8% su base annua, con un incasso complessivo di 8,7 miliardi di euro.
Sono aumentate soprattutto le vendite di pizze surgelate, patatine, arrosti affettati e bevande base tè con la bandiera tricolore sull’etichetta, mentre per quanto riguarda gli alimenti che invece si affidano alla dicitura ‘100% italiano’ sono birre, arrosti affettati, ricotta, acqua minerale naturale e pomodori a trainare le vendite.
L’analisi dell’Osservatorio “mostra un’importante crescita del peso dei prodotti che riportano declinazioni dell’italianità sul giro d’affari di supermercati e ipermercati nell’alimentare: tra giugno 2018 e giugno 2021, la quota a valore è passata dal 22,5% al 26,9%, con un incremento di +4,4 punti percentuali”, ha spiegato Marco Cuppini, research and communication director di GS1 Italy.

Capitolo a parte è quello relativo ai vini e spumanti, per i quali la crescita è ancor maggiore. Le bottiglie DOCG hanno aumentato il sell-out del +17,1% in un anno, naturalmente con il Prosecco veneto-friulano largamente in testa. A seguire, Piemonte, Toscana e Sicilia si contendono il podio nella classifica delle regioni più segnalate sulle etichette.
Considerando il giro d’affari in GDO, le regioni che sono cresciute di più nelle vendite dell’ultimo anno sono Lazio (+17%), Puglia (+16,6%) e Veneto (+15,5%).