La Guardia di Finanza di Pisa ha sequestrato sei opifici clandestini e 126.000 prodotti di pelletteria falsi. Sono state eseguite cinque ordinanze di custodia cautelare (due in carcere e tre ai domiciliari), a carico di altrettanti cinesi tutti residenti a Firenze. L’accusa per loro, come riferisce una nota della Guardia di Finanza di Pisa, è di essere i componenti di una associazione a delinquere finalizzata alla contraffazione di prodotti di pelletteria, borse e scarpe, delle più note case della moda.
Misure cautelari sono state disposte anche per tre ricettatori senegalesi, residenti a Pisa, accusati di ricettazione e rivendita, su larga scala, di merci contraffatte.
Si tratta dell’epilogo di una indagine condotta dal Nucleo di Polizia Tributaria di Pisa, per più di due anni nell’area a ridosso della superstrada Firenze-Pisa-Livorno, zona nella quale operava l’associazione di contraffattori cinesi, spostandosi continuamente da un capannone all’altro dell’area industriale. Da questa zona, l’organizzazione cinese alimentava la rete di rivenditori senegalesi che costituivano il secondo anello della catena del falso.