Una ricerca della Fondazione Foresta ONLUS tra gli studenti delle scuole superiori del padovano

Fumo, marjuana, partner multipli e malattie sessualmente trasmesse: queste le espressioni di un disagio vissuto dai giovani con orientamento sessuale non etero e con identità di genere non binaria. È quanto emerge dai nuovi dati per il 2022-2023 della ricerca condotta dalla Fondazione Foresta ONLUS di Padova tramite un questionario distribuito a quasi quattromila studenti di diciotto anni frequentanti istituti delle scuole superiori del Padovano, all’interno del progetto “Prevenzione andrologica permanente nelle Scuole”.
I numeri sono stati presentati a margine del XVI convegno di medicina dal titolo “La prevenzione andrologica nei giovani, un’abitudine da sviluppare tra fertilità e sessualità, fino alle malattie sessualmente trasmesse”. «Già nel 2021 post-lockdown – commenta Carlo Foresta, presidente della Fondazione Foresta Onlus – avevamo colto un momento di disagio giovanile molto importante, che emergeva da determinati comportamenti come la depressione, l’isolamento di tipo sociale, la dipendenza dalla pornografia, l’autoerotismo. E fin da allora ci eravamo mossi per cercare di capire e soprattutto scoprire come aiutare. Adesso la situazione sembra persino peggiorata, servono interventi urgenti. La nostra Fondazione da quindici anni porta avanti un progetto che si sviluppa nelle scuole, parlando a migliaia di studenti di corretta prevenzione nell’ambito delle malattie sessualmente trasmesse, Hiv su tutte».
Tra gli studenti, si conferma il trend di maggiore incertezza su orientamento sessuale e identità di genere, con il 15% dei maschi e il 30% delle femmine che si dichiarano non eterosessuali, e un 2% globale con identità di genere non binaria. La mancata identificazione dei giovani nel proprio genere si esprime con un sensibile disagio sociale: più marijuana (49% contro 39%), partner multipli (15% rispetto al 10%), ma soprattutto ben 8 volte più frequenti le infezioni sessualmente trasmesse (8% contro 1%).