In arrivo un’app scientificamente studiata per misurare la reale impronta ambientale di ciascuno

In una quotidianità sempre più fondata sulle app, ecco arrivare anche l’innovativa soluzione per misurare lo spreco alimentare di ciascuna persona. Perché, per quanto sia generalizzata l’indignazione per il cibo che viene gettato, è convinzione assoluta che a sprecare il cibo sono gli altri. Ecco allora l’esigenza di una app specializzata che è stata per questo chiamata “Sprecometro”: scaricabile gratuitamente, sulla base di alcune semplici domande arriva a stimare l’impatto economico in euro e ambientale in Co2 e H2o dello spreco del cibo all’interno delle mura domestiche. A sviluppare questo sistema è stato l’Osservatorio Waste Watcher International, che suggerisce di aggiornare periodicamente la misurazione così che si possano valutare i progressi di riduzione del cibo gettato, in
linea con l’Agenda Onu per lo sviluppo sostenibile.
Il nuovo strumento può vantare il fondamento scientifico garantito dal Dipartimento di Scienze e Tecnologie agro-alimentari dell’Università di Bologna e di Last Minute Market e assicura la misurazione in grammi dello spreco alimentare, facendo capire non solo quali alimenti si sprecano ma anche il perché vengono gettati via ancora buoni da mangiare. Oltre 500 studenti di tutta Italia, ovvero la totalità degli allievi dei nuovi Licei di transizione ecologica e digitale che fanno in questo anno scolastico il loro esordio formativo, hanno già testato la app.
Una volta scaricata, l’utilizzatore dovrà registrarsi e aprire un account rispondendo ad un rapido questionario iniziale che ha l’obiettivo di targettizzarlo in uno dei quattro profili: Sprecone, Disattento, Attento, Parsimonioso sulla base delle quantità in grammi di spreco per 23 categorie di alimenti (carne rossa, carne bianca, frutta fresca, verdure, pane). Saranno misurati anche i dati relativi all’impronta carbonica e all’impronta idrica così da dare una veloce raffigurazione dell’impatto.

18 maggio 2023