Il “Food Sustainability Index” è stato creato dalla Fondazione “Barilla Center for Food & Nutrition” in collaborazione con “The Economist Intelligence Unit” per identificare quei Paesi che, attraverso delle pratiche virtuose, stanno contribuendo a cambiare in positivo il sistema alimentare mondiale. La geografia del cibo al di là del gusto si trova nel capitolo di “Mi ambiento – il libro dei fatti green”, promosso ed edito da Pentapolis Onlus e realizzato con la partecipazione della stessa Fondazione Barilla.
Analizzando complessivamente l’ampio dossier, ne emerge un quadro positivo per l’Europa ed anche per il nostro Paese può vantare una eccellenza assoluta: con un punteggio di 95,96 su di una scala di 100, l’Italia si piazza al primo posto tra i Paesi europei per minori emissioni di CO2 equivalente in agricoltura grazie all’uso di energie rinnovabili che ha portato a una riduzione di circa il 34% delle emissioni in atmosfera.

Bene l’Europa, ma il futuro è in Brasile con droni e informatizzazione delle operazioni in campo

In tema di spreco alimentare, la Francia è la migliore grazie ad una legge all’avanguardia del 2016 che ha reso obbligatorio riutilizzare le derrate alimentari ancora commestibili ma rimaste invendute. Risultato: oltralpe solo il 2,31% del cibo prodotto si perde all’interno della filiera. Un provvedimento significativo, che ha interessato ogni settore, dalle scuole alle grandi aziende e ha portato a stipulare convenzioni con associazioni no profit per la distribuzione di generi alimentari e a sanzioni per evitare la distruzione volontaria dei prodotti alimentari ancora consumabili. Restando in Europa, è forse una sorpresa per molti che la Germania sia il primo Paese per coltivazioni biologiche alle quali sono dedicati il 6,27% del totale dei terreni coltivati.
L’Index Barilla, andando oltre i confini europei, segnala poi il ‘caso Brasile” che si distingue per la sua ‘agricoltura giovane’, con 1 agricoltore su 3 che ha meno di 24 anni. Quasi conseguentemente, l’attività agricola risulta votata in modo deciso all’innovazione informatizzata.