La diffusione di laboratori operanti senza regole sta strangolando quanti lavorano correttamente

Secondo i dati di Unioncamere, nel 2018 operavano in provincia di Padova 1780 aziende artigiane del settore moda allargato: tessile, abbigliamento, pelletteria, calzature, pelliccerie, sartorie, pulitintolavanderie e occhialerie. Oggi invece le aziende del comparto ammontano a 1738, quindi ben 42 aziende in meno in appena due anni. Se si considera poi il solo comparto dell’abbigliamento, dalle 717 imprese del 2018 si è scesi a 697 imprese attualmente attive, quindi 20 in meno.
La motivazione di questo salasso, secondo le valutazioni fatte da Confartigianato Imprese di Padova deve essere ricercata nella diffusione, anche nel territorio padovano, di un sottobosco di imprese che operano senza rispettare le regole, vere e proprie ‘industrie del falso’.
L’ultimo rapporto sulla contraffazione in Europa (Euipo e Ocse) stima che ogni 12 mesi vengono persi nel nostro Paese 88 mila posti di lavoro (circa il 2,1% del totale degli occupati a tempo pieno nei settori coinvolti), con un mancato gettito fiscale dal commercio all’ingrosso e al dettaglio per 4,3 miliardi di euro, e un mancato pagamento di diritti di proprietà intellettuale ai legittimi titolari italiani per altri 6 miliardi, superando così i 10 miliardi di perdita annua.

Laura Dalla Montà
Presidente
Sistema Tessile
Abbigliamento
Cuoio
Confartigianato Imprese Padova

Va fatta chiarezza sui laboratori nati al solo scopo di risparmiare sui costi e aumentare i profitti a discapito delle aziende oneste che pagano le tasse e rispettano tutte le regole, pagando, ad esempio, gli alti costi aziendali per ambiente e sicurezza.
Lavorare nel rispetto delle regole significa operare considerando i giusti turni di lavoro, mettere in atto tutti i piani di sicurezza per evitare gli infortuni sul lavoro, utilizzare macchinari sicuri, realizzare capi con materie prime di qualità che non provochino danni alla salute o non si rovinino al primo lavaggio.
Se vogliamo essere davvero sostenibili, non possiamo limitarci alle considerazioni di tipo ambientale: significa anche avere consapevolezza che il capo che indossiamo non è frutto di lavoro nero, ma è realizzato in laboratori che garantiscono il rispetto dei lavoratori e la qualità del prodotto finale.