Attenzione all’ambiente sì, ma la necessità è quella di risparmiare (avendo il guardaroba pieno)

Dicono tutti di rispettare l’ambiente, di prestare attenzione al rapporto tra fashion e impronta ambientale, chiedono all’industria della moda di inquinare meno; ma dicono anche, oltre l’81%, che fare acquisti è positivo e, per il 50%, persino piacevole, oltre che restare ancora un’esperienza fortemente legata, per il 70%, ai negozi fisici.
Questi i due aspetti dell’indagine sulle abitudini degli italiani realizzato da Pulsee, brand digitale e green di luce e gas di Axpo Italia, in collaborazione con la società di ricerche di mercato NielsenIQ. Secondo il rapporto del Pulsee Luce e Gas Index lo shopping continua a essere considerato un’attività di svago e divertimento ed al tempo stesso 83% degli intervistati indica con le proprie risposte che indossa il più possibile i vestiti già presenti nel proprio armadio; il 68% intende comprare capi d’abbigliamento sostenibili, il 66% ridurre la quantità di indumenti comprati, il 51% dichiara di puntare su vintage e usato.
Il modo di vestirsi viene visto come un’importante espressione della propria identità da più del 76% del campione analizzato e oltre il 78% afferma di riflettere attentamente prima di comprare qualcosa. Secondo il campione di uomini e donne tra i 18 e i 65 anni residenti in tutta Italia, il 32% acquista vestiti 1-2 volte al mese, mentre diventa un’operazione più saltuaria, 1 o 2 volte ogni sei mesi, per il 22%. Tutti bravi quindi? Soprattutto a parole: più del 43% degli italiani, il 34,8% degli uomini e 52,5% delle donne, riconosce di aver acquistato più volte indumenti e scarpe e di non averli mai indossati. Circa il 50% del campione analizzato ha stimato di avere rispettivamente dai 50 ai 150 vestiti e dalle 5 alle 10 paia di scarpe nel proprio guardaroba di casa.

Lo studio mette in luce anche alcuni limiti per la diffusione dell’abbigliamento sostenibile: per il 34,9% del campione, il prezzo elevato costituisce una barriera d’accesso insieme alla difficoltà di individuare punti vendita dove poter acquistare.
Per risparmiare si compra l’usato e il vintage: tramite siti specializzati, il 39,4, presso le bancarelle dei mercati rionali (34,6%) e nei negozi (30,3%). Non mancano però alcuni condizionamenti per l’usato: il 42,5% degli interpellati ha timori legati all’igiene dei prodotti, mentre il 40,6% dichiara di non fidarsi dello stato dei capi.