Sono stati stimati 660 miliardi di euro di vendite sui mercati esteri per una crescita del 6,8%

Il gruppo SACE, direttamente controllato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha editato un report sull’export del Made in Italy dove si stima una crescita intorno al + 6,8% per quest’anno. Nei primi tre mesi del 2023 l’export di beni, rispetto allo stesso periodo del 2022, ha registrato un aumento del + 9,8%.

La crescita è prevista anche per il 2024 ed è quantificata al momento del + 4,6%. All’interno dell’Unione Europea l’export nazionale si posiziona al quarto posto con il +7,8%. Il 2022 ha registrato un + 34,9% quantificabile in 118 miliardi di euro di esportazioni, cifra che supera di 8,5 miliardi il 2019. Le dinamiche intercorse in questo ultimo triennio, tra le catene globali del valore e la rielaborazione degli approvvigionamenti per quanto riguarda le materie prime, hanno variato gli equilibri degli scambi internazionali. I principali mercati di riferimento per le vendite del Made in Italy oltre confine sono rimasti i medesimi ma mercati come India, Corea del Sud e Vietnam stanno diventando significativamente interessanti per l’export nazionale. 

Altro settore che sta presentando delle variazioni positive con un aumento della domanda di servizi è il settore turistico e dei viaggi.  La ripresa degli spostamenti interni al nostro continente ha influenzato positivamente il settore del turismo che risulta trainante per l’economia con un valore di 42 miliardi di euro. Il turismo proveniente da Asia e Americhe risulta non sia tornato ai numeri pre pandemici ma i dati sono incoraggianti grazie alla previsione di riapertura dei voli turistici da e per la Cina. Le previsioni parlano di un ritorno ai livelli del 2019 entro il 2024 per quanto il settore turistico. Per il biennio 2025-2026 si prevede un’ulteriore incremento medio annuo del + 3,8% che equivarrà a circa 140 miliardi di euro.

13 ottobre 2023