Il completamento della terza corsia sulla Venezia-Trieste rientra nel ‘Corridoio V
Lisbona-Kiev’

Un significativo passo avanti per il completamento della terza corsia tra Venezia e Trieste: BEI e CDP hanno messo a disposizione della Società Autostrade ‘Alto Adriatico’ due finanziamenti da 375 milioni ciascuno che per l’ampliamento e l’ammodernamento delle tratte autostradali gestite, cioè A4 Venezia- Trieste, A28 Portogruaro-Conegliano, A23 Palmanova-Udine, A57 Tangenziale di Mestre e A34 Villesse-Gorizia. Il relativo accordo è stato sottoscritto a Palazzo della Regione Friuli-Venezia Giulia a Trieste dall’Amministratrice unica di Società Autostrade Alto Adriatico (SAAA), Anna di Pasquale, dal Vicedirettore Generale e Direttore Business di Cassa Depositi e Prestiti (CDP), Massimo Di Carlo,
e dal Principal Advisor per il dipartimento di Growth Capital and Project Finance della Banca Europea per gli Investimenti (BEI), Simone Dell’Atti, alla presenza del Presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia e Commissario per l’emergenza della A4. L’accordo prevede anche l’intervento di SACE con una copertura assicurativa nell’ambito dell’operatività di rilievo strategico per l’economia italiana sotto il profilo dell’attivazione di processi produttivi e occupazionali.
L’investimento principale riguarda proprio il completamento della realizzazione della terza corsia e il generale ammodernamento di una tratta fondamentale e strategica che fa parte del Corridoio V Lisbona-Kiev della rete TEN-T e che rappresenta uno snodo cruciale nel collegamento dell’Europa orientale con quella occidentale. I lavori che verranno finanziati prevedono la messa in sicurezza dell’infrastruttura, la decongestione del traffico e il mantenimento dei livelli occupazionali. Anna Di Pasquale, Amministratore Unico Società Autostrade Alto Adriatico ha spiegato che: «dopo il subentro ed il passaggio di testimone, la società, i suoi soci e l’ente concedente, con l’aiuto dei finanziatori, dovranno essere pronti a gestire ed attuare questo innovativo sistema di gestione autostradale con la necessaria flessibilità determinata dal complesso momento storico che stiamo vivendo».