Moncaro, la maggiore realtà produttiva delle Marche, ha annunciato che potenzierà la produzione di vino biologico con la riconversione di 175 ettari di vigneti che si aggiungono ai 60 già certificati. La riconversione riguarda 45 ettari di vigneti nell’area del Conero e 130 in quella del Verdicchio dei Castelli di Jesi. Inoltre, è recentemente entroto in funzione il nuovo impianto fotovoltaico nella sede di Montecarotto che garantirà oltre il 50% del fabbisogno energetico dell’azienda.
Sono 928 i viticoltori associati a Moncaro e 1.400 ettari i vigneti di proprietà aziendale coltivati con tecniche a basso impatto ambientale. «Moncaro – spiega il presidente Doriano Marchetti – ha sempre svolto un ruolo pionieristico nella coltivazione biologica e la pratica del basso impatto ambientale, infatti, era già praticata dai nostri soci nel 1980, cioè da prima che esistesse una regolamentazione normativa del regime di coltura biologica. A questa scelta strategica abbiamo unito un importante investimento nel fotovoltaico, che ci ha portato a coprire una quota importante del nostro fabbisogno energetico. L’attenzione alla sostenibilità ambientale è andata di pari passo con la ricerca scientifica, che ci ha permesso di triplicare la produzione dei vini senza solfiti aggiunti». Visti i risultatai ottenuti e garantita la longevità e la qualità dei vini, Moncaro sta estendendo la riduzione dei solfiti a tutta la gamma.