Riprende sull’isola di Ponza la produzione dell’antico vino dei Borboni. Fu proprio per volontà della dinastia borbonica che nel ‘700 venne impiantato nell’isola di Ponza un vitigno proveniente da Ischia e noto con il nome di “Biancolella”.
Questo tipo di uva, che viene prodotta sull’isola in piccolissime quantità, è considerata molto pregiata al punto che una delle più prestigiose case vinicole pontine, la Casale del Giglio, ha in queste settimane dato avvio ad un progetto sperimentale che porterebbe alla nascita di un vino bianco di altissimo livello prodotto proprio con l’uva “Biancolella”. Un programma partito con l’acquisto di alcuni quintali di uve di questa qualità, coltivate sull’isola e lavorate al fine di produrre, entro fine marzo, una serie di bottiglie del prestigioso vino. «Vogliamo dare vita a questo vino autenticamente ponzese – ha spiegato Antonio Santarelli, patron della Casale del Giglio – e se i risultati saranno soddisfacenti produrremo alcune migliaia di bottiglie e potremmo, a quel punto, ipotizzare un programma di investimenti più strutturato». L’idea, infatti, è quella di acquistare delle terre sull’isola e mettere a dimora nuovi vigneti di quell’antica e pregiata qualità di uva.