A seguito delle notizie della vendita in molti pub e locali in Gran Bretagna di vini frizzanti spacciati per ‘Prosecco’ offerti ai clienti in confezioni sfuse o addirittura ‘alla spina’, l’eurodeputato Nicola Danti (Pd), insieme ai colleghi Paolo De Castro e Alessandra Moretti, ha rivolto una interrogazione all’esecutivo Ue nella quale si sollecitano azioni immediate da parte della Commissione europea e sistemi di controllo più efficaci che mettano fine alla vendita fraudolenta di quella che invece è una delle eccellenze del Made in Italy.

Abitualmente utilizzata per la birra, la vendita ‘alla spina’ è contraria alle norme europee che tutelano il Prosecco come denominazione protetta, sia per l’ipotesi di vendita di vini diversi spacciati per Prosecco, sia per la violazione delle regole dell’imbottigliamento dell’originale. «entrambe le fattispecie – specifica l’eurodeputato Danti – alimentano forme di concorrenza sleale nei confronti dei nostri produttori. Il danno è molto grave anche per i consumatori ai quali vengono fornite informazioni fuorvianti su un prodotto italiano d’eccellenza». L’eurodeputato sottolinea che la zona di produzione del Prosecco DOC si trova in cinque province del Veneto (Treviso, Venezia, Vicenza, Padova, Belluno) e in quattro nel Friuli Venezia Giulia (Gorizia, Pordenone, Trieste e Udine) e che i produttori imbottigliano il proprio vino secondo quanto previsto dal disciplinare che permette la denominazione di Prosecco. Ben altra qualità, aggiungiamo, hanno i vini che anche nei nostri locali vengono venduti ‘alla spina’.