Redatta dalla Federazione Italiana Sommeliers, FIS, e diretta da Franco Maria Ricci, Bibenda è la più autorevole Guida del bere nazionale: per il 2016 ha fatto una scelta di rottura puntando tutto sul web ed abbandonando la tradizionale versione cartacea. In questa veste si presenterà in 98 paesi dei cinque continenti e già in poche settimane ha distribuito quattro milioni e mezzo di guide digitali con punteggi, prezzi e suggerimenti sugli abbinamenti con il cibo dei vini italiani.

«Una scelta – afferma Franco Maria Ricci – dettata dai tempi e dalla consapevolezza di poter offrire ancora di più ai nostri lettori, con collegamenti diretti ai siti web delle cantine, dei frantoi o dei ristoranti, con l’accesso alle mappe di Google, nonché con possibilità di ricerca quasi infinite che vanno dall’abbinamento al vitigno, passando per enologo, vino, denominazione ecc. oltre ad altre funzionalità che letteralmente incolleranno tutti allo schermo di pc, tablet o smart phone». Le Aziende del vino recensite per l’edizione di Bibenda 2016 sono 1.900 e 25.000 i vini degustati dall’esercito di Sommelier che fa capo alla FIS con circa 900 finalisti e 591 premiati con i 5 Grappoli, la valutazione dell’eccellenza.

Addio carta, la bibbia del vino italiano inonda il web

Bibenda anche nella versione web conserva la struttura originaria con uno spazio dedicato al racconto delle aziende dei vini e la degustazione dettagliata di ciascuna etichetta prodotta. Ma propone anche alla platea del pubblico mondiale i luoghi deputati a degustarli, ovvero i ristoranti.  E nella guida ne sono stati recensiti 1.900, di cui 24 meritevoli dei 5 Baci, ovvero il massimo riconoscimento della qualità della loro cucina, unitamente alla qualità dell’accoglienza e della proposta dei vini, mentre 17 sono i locali che si sono aggiudicati il titolo di Ristorante dell’Anno, riservato a quelle realtà che hanno stupito per la significativa evoluzione riscontrata nel corso del tempo.

Tornando al vino, l’importanza di questa pubblicazione web è destinata a segnare un punto fermo per l’espansione di uno dei pochi settori trainanti  dell’economia italiana che proprio quest’anno ha potuto registrare un successo mai toccato prima, il primato produttivo europeo.  Che il vino rappresenti un orgoglio della nostra produzione e della nostra identità culturale si è tradotto nella decisione della Presidenza del Consiglio di inserire nel cerimoniale delle visite di Stato all’estero e in quello dell’accoglienza dei leader  mondiali in visita in Italia il dono di una cassetta di pregiati vini italiani proposta e predisposta dal presidente della FIS, Ricci.