Qualche miglioramento per la parità di genere, ma c’è un arretramento per le energie rinnovabili

L’Istat ha presentato la sesta edizione del Rapporto sui “Sustainable Development Goals (SDGs)” adottati con l’Agenda 2030 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. I 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) e i relativi 169 target bilanciano le tre dimensioni dello sviluppo sostenibile, estendendo l’Agenda 2030 dal solo pilastro sociale a quello economico e a quell’ambientale, cui si aggiunge la dimensione istituzionale. Numerosi riferimenti sono rivolti al benessere delle persone e all’equa distribuzione dei benefici dello sviluppo, intra e intergenerazionale.

Nel Rapporto SDGs 2023, le misure statistiche diffuse sono 372 (di cui 342 uniche, cioè associate ad un unico Goal) per 139 indicatori UN-IAEG-SDGs. Rispetto alla diffusione di ottobre 2022, sono state aggiornate 223 misure statistiche e introdotte 5 nuove misure. Un’attenzione particolare è stata dedicata alle disaggregazioni regionali, a quelle per livello di urbanizzazione, oltre che a quelle per genere, cittadinanza e disabilità.

La sesta edizione del Rapporto arricchisce di elementi originali le analisi sull’andamento complessivo degli SDGs, prendendo in considerazione sia l’evoluzione temporale sia le convergenze o le divergenze territoriali. Rispetto agli obiettivi definiti dall’Agenda 2030 il 42,6% delle misure statistiche è in miglioramento rispetto ai target, il 24,6% stazionario e il 32,8% segnala un peggioramento. In 10 anni il nostro Paese migliora sulla parità di genere, ma peggiora sull’energia pulita, con un complessivo da fonti rinnovabili al consumo finale lordo di energia (19%) in flessione rispetto al 2020. A migliorare significativamente sono le misure per il goal “Partnership per gli obiettivi”, in cui hanno segno positivo tutte quelle che riguardano l’uso dell’ICT, eccetto la percentuale di persone che usano il web per acquistare beni o servizi. Per il goal Pace, giustizia e istituzioni, la percentuale di misure in peggioramento è consistente, a causa dell’aggravarsi delle condizioni di affollamento delle carceri e della soddisfazione verso i servizi pubblici.

21 giugno 2023