Se si volesse indicare un comune denominatore di quanto abbiamo scritto in questa calda estate che volge verso la fine non si potrebbe che fare riferimento al clima di pesante incertezza che sta gravando su tutto il mondo. Dalla tensione per il futuro di Taiwan al riemergere della questione palestinese fino al protrarsi della guerra in Ucraina della quale non si vede una possibile fine: tutto il contesto internazionale vive un momento di grande insicurezza. Con riflessi che assumono conseguenze dai contorni assai preoccupanti il tutti i Paesi, non ultima l’Europa con l’Unione che mostra sempre più fatica a confezionare una proposta politica che indichi una strada da percorre.
Un clima che anche nel nostro Paese è assai poco rassicurante in una campagna elettorale ineditamente ‘balneare’ e dall’esito assai contrastato. Esattamente il contrario di quanto sarebbe necessario visto il contesto di sempre più diffuse violenze sulle donne (un femminicidio ogni tre giorni dall’inizio dell’anno) e quelle espressione di ‘gang’ che non sono affatto ‘baby’ ed affondano le proprie radici in un disagio sociale che la crisi economica ha reso sempre più evidente.
Appunto la crisi economica: come scriviamo in queste pagine, il leader di Filiera Italia, Luigi Scordamaglia, giudica ‘inevitabili’ gli aumenti dei prezzi dei prodotti agroalimentari per il prossimo autunno. Inevitabili come conseguenza degli aumenti dei costi di produzione, a partire dall’energia e del gas, che riducono i margini di molte aziende produttrici arrivate sull’orlo del barato della chiusura.
Di aumenti sono già vittime i consumatori come dimostra il dato Istat secondo il quale le vendite dei beni alimentari registrano un aumento in valore, +4,5 %, ma in presenza di una diminuzione in volume del -4,4 %. Si spende di più, si compra di meno.
La fiducia delle imprese è stata in calo a luglio, quella delle famiglie flette già da giugno ed anche un comparto strategico per l’Italia quale quello del turismo fa i conti con un agosto che è andato oltre le aspettative degli albergatori, ma con quest’ultimi che temono un autunno costellato di rincari. Anche dove qualche spiraglio di luce si potrebbe vedere, ecco che domina l’incertezza, quella paralizzante sensazione di insicurezza che frena ogni slancio verso la ripresa.