Nell’ultima quindicina d’anni, una moria delle api avrebbe colpito già il 30% della popolazione degli alveari con lo smembramento di intere colonie. Il Commissario europeo alla salute, Tonio Borg, si è dato l’obiettivo di attuare tutti gli interventi necessari per combattere questo fenomeno a partire dal prossimo primo luglio.
Ai partner europei Borg ha fatto il punto sulla procedura che intende seguire, dopo la spaccatura intervenuta la scorsa settimana tra gli Stati membri rispetto alla proposta di sospendere e limitare per i prossimi due anni l’uso di tre pesticidi sospettati di rappresentare un rischio elevato per la salute e la vita delle api. «Ora è il momento di agire. La salute delle nostre api è di fondamentale importanza. Abbiamo il dovere di adottare misure proporzionate per proteggerle laddove è opportuno» ha detto il commissario annunciando la presentazione di una nuova proposta entro la primavera che sarà oggetto di discussione, seguita da un voto, alla speciale ‘commissione d’appello’ sui residui di pestici.
Si stima che la sola azione di impollinazione delle colture svolta dalle api e da altri insetti rappresenti circa 22 mld di euro per l’agricoltura europea. Le misure di sospensione e i divieti proposti da Bruxelles, riguardavano tre pesticidi di Syngenta e Bayer (imidacloprid, clothianidin e thiamethoxam) che sono già al bando in Italia per la concia delle sementi. In Italia inoltre, dove da quattro anni vige una normativa nazionale di cautela rispetto all’uso di quei principi attivi, è in vigore un regime sospensivo fino al giugno 2013 in attesa che si faccia chiarezza a livello europeo sul da farsi.