La commissione Giustizia della Camera ha esaminato ed è pronta a licenziare il decreto legislativo che definisce la non punibilità di circa centoventi reati con pena fino a cinque anni, in pratica l’archiviazione o l’assoluzione nell’eventualità che il reato sia giudicato non grave o commesso occasionalmente. E c’è grave preoccupazione per tutti coloro che operano nell’ambito del Made in Italy, im particolare quello alimentare, perché vedono sempre più minacciata la salvaguardia dei prodotti dalla depenalizzazione del reato di contraffazione. Tra i reati depenalizzati risulterebbero  infatti inclusi quelli di contraffazione, commercio di falsi, falsificazione delle Igp e delle denominazioni di origine dei prodotti agroalimentari.

Il relatore dello schema di decreto legislativo in commissione Giustizia alla Camera, David Ermini, afferma che: «Non è affatto una depenalizzazione, ma si esclude la punibilità quando il reato è particolarmente tenue e non è comportamento abituale. Scopo: deflazionare i fascicoli di piccola entità. Riteniamo che il giudice debba archiviare nei casi di irrilevanza economica del fatto, di irrilevanza sostanziale e che ci sia piena punibilità se in presenza di aggravanti. Inoltre, la commissione Giustizia – spiega il relatore – raccomanda anche che l’avviso di archiviazione da parte del Pm sia inviato alla parte offesa, affinché possa opporsi, e alla Procura generale, perché possa intervenire nel caso l’archiviazione sia ritenuta impropria».