Prodotti di Stefano Ricci, la nota maison fiorentina, per un valore complessivo di 2 milioni di euro sono stati ritrovati dai Carabinieri di Firenze in provincia di Milano. Gioielli, cinture e fibbie erano stati rubati a Fiesole a giugno 2014 e secondo quanto appurato dagli inquirenti stavano per essere portati in Cina, dove l’intenzione era quella di replicarli “in serie”. È quanto si apprestavano a fare sei persone, ora denunciate: il furto aveva appunto lo scopo di prendere campioni e modelli per farli replicare inviandoli poi sul mercato del “falso”. Due dei sei denunciati sono stati bloccati all’aeroporto di Linate, in partenza con la Cina, con indosso alcuni dei prodotti rubati.
L’indagine ha portato i militari dell’Arma di Firenze nei comuni di Cesano Boscone, Peschiera Borromeo e Cusano Milanino, tutti in provincia di Milano. Il blitz si è concluso con numerose perquisizioni in magazzini, abitazioni e uffici e con sei denunce per ricettazione e traffico di merce contraffatta, introduzione nello stato e commercio di prodotti con segni falsi. La base logistica era l’attività commerciale di una donna del gruppo, una 52enne italiana, già nota alle forze dell’ordine. Il resto della banda era composto da un 31enne cinese, già noto alle forze dell’ordine, una 30enne cinese, disoccupata, un 53enne nato in Brasile, impiegato, già noto alle forze dell’ordine, una 36enne cinese, disoccupata, ed un 46enne coreano, commerciante e già noto alle forze dell’ordine, tutti abitanti nella provincia di Milano. L’attività di indagine, al fine di risalire ad ulteriori complici, è tuttora in corso.