Il Rufiolo di Costeggiola, è una sorta di raviolo, riconosciuto come prodotto agroalimentare tradizionale nel 2004, che veniva fatto con ingredienti di recupero e cotto nel brodo fin dalla fine dell’Ottocento nelle case contadine di Costeggiola, frazione di Soave. Successivamente, i rufioi sono stati trasformati in un dolce ripieno. Il 9 gennaio 2014, va in scena il Gran Galà del Rufiolo di Costeggiola, a partire dalle ore 17.30 presso la Sala del Volto di Borgo Rocca Sveva, con degustazione gratuita di rufioli e Recioto di Soave Docg. Si tratta di una prelibata anteprima di quelli che saranno, dal 17 al 19 gennaio 2014 a Costeggiola, frazione di Soave in provincia di Verona, i festeggiamenti per i cent’anni della sagra di Sant’Antonio Abate, festa detta anche Sagra dei Rufioi, dal nome del dolcetto tipico che viene prodotto a mano dagli abitanti del paese unicamente in questi giorni. La sagra, organizzata da Pro Loco di Soave, Associazione Amici di Costeggiola, Strada del vino Soave e comuni di Soave e Cazzano di Tramigna, in collaborazione con Cantina di Soave, mobilita donne e uomini di Costeggiola per la preparazione dei rufioi che saranno serviti nel chiosco in centro paese che riprende nella forma la mezzaluna del dolce.
La ricetta ufficiale dei rufioi ‘moderni’ vede l’impiego di uova, latte, zucchero e sale per la pasta mentre per il ripieno, pane grattugiato, pinoli, uva passa, mandorle, amaretti, cedrini, uova, zucchero e rhum. Naturalmente, ogni abitante di Costeggiola ha una propria ricetta segreta per rendere unico il sapore del dolcetto, maestria che ciascun paesano sfoggerà in occasione della sagra durante il concorso del “miglior Rufiolo casalingo”.