“È una nostra grande vittoria che consentirà di valorizzare la produzione nazionale”: così Coldiretti ha salutato l’approvazione da parte della Camera del decreto “Semplificazioni” contenente l’emendamento che rende possibile, come abbiamo già scritto lo scorso 28 gennaio dopo il voto delle Commissioni del Senato, l’estensione in Italia dell’obbligo di indicare in etichetta l’origine del prodotto per tutti gli alimenti. Il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, sottolinea che «l’Italia si pone così all’avanguardia in Europa nella battaglia per la trasparenza dell’informazione».
Grazie all’indicazione in etichetta – spiega Coldiretti – sarà possibile conoscere finalmente la provenienza della frutta impiegata in succhi, conserve o marmellate, dei legumi in scatola o della carne utilizzata per salami e prosciutti fin ad ora nascosta ai consumatori, Ma anche possibile difendere l’efficacia in sede europea dei decreti nazionali già adottati in via sperimentale in materia di etichettatura di origine di pasta, latte, riso e pomodoro”. L’attuale obbligo in Italia per questi ultimi prodotti è infatti accolto dall’Europa solo in via sperimentale ed in attesa di una normativa uguale e valida per tutti i Paesi dell’Unione.

Per l’attuazione dell’obbligo saranno ora necessari i provvedimenti ministeriali per i diversi prodotti

Per Coldiretti la misura è importante anche di fronte al ripetersi di scandali alimentari nell’Unione Europea dove si sono verificati nel 2018 quasi dieci allarmi sul cibo al giorno che mettono in pericolo la salute dei cittadini e alimentano psicosi nei consumi per le difficoltà di confinare rapidamente l’emergenza.
Le maggiori preoccupazioni, precisa l’organizzazione agricola, sono proprio determinate dalla difficoltà di rintracciare rapidamente i prodotti a rischio per toglierli dal commercio con un calo di fiducia che provoca il taglio generalizzato dei consumi che spesso ha messo in difficoltà ingiustamente interi comparti economici, con la perdita di posti di lavoro.