Sistema Moda Italia, insieme ad Euratex, l’omologa europea del tessile e della confezione, sta collaborando a un progetto che porta la firma di Unece, la Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite (una delle cinque commissioni economiche che riportano al Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite): il tema è quello della sostenibilità e della tracciabilità delle produzioni tessili e moda. Oltretutto in questo ambito riprende quota la problematica del “Made in” che in Europa ha trovato nel recente passato l’ostracismo dai Paesi del Nord dell’Unione.
Il progetto si intitola ‘Framework Initiative on Traceability for Sustainable Textile Value Chains’ ed è nato nel marzo 2018 per supportare l’iniziativa ‘Sustainable Development Goal 12 on responsible production and consumption’, gli obiettivi in materia di sviluppo sostenibile che gli stati membri delle Nazioni Unite si sono impegnati a raggiungere entro il 2030.

Sistema Moda Italia collabora con la Commissione delle Nazioni Unite per l’economia in Europa

L’iniziativa si rivolge ai settori tessile/abbigliamento e pelle, e si pone tre obiettivi. Da una parte, punta alla creazione di una piattaforma di dialogo che ha come destinatari i Governi dei diversi Paesi, per la definizione di raccomandazioni di policy. Dall’altra, ed è qui che entra in campo Smi insieme ad Euratex, si sta studiando la definizione di un sistema di trasparenza per il settore tessile: l’idea è quella di dare vita a un codice che armonizzi i parametri della tracciabilità. Ultimo obiettivo del progetto di Unece è il supporto e abilitazione degli stakeholder per l’implementazione della tracciabilità, con azioni di sensibilizzazione e formazione, ovvero i Governi, gli enti internazionali, le associazioni e le Ong.