Da qualche settimana è in vendita in circa 200 negozi, soprattutto nel nord e nel centro Italia, ed ora anche online una varietà di inflorescenze di canapa legale anche nel nostro Paese. Ed attorno alla coltivazione della canapa non psicoattiva c’è un grande interesse.
Da poco a Casalattico, in provincia di Frosinone, l’associazione “Celtic” ha avviato una estesa coltivazione: «Si possono ricavare – spiega Alex Angelucci, vice presidente dell’associazione prodotti di qualità utili in diversi ambiti quali l’alimentare, il tessile, il cosmetico e anche il biocombustibile, materiali isolanti dalle eccezionali caratteristiche, bioplastica ad alta resistenza e materiali per l’edilizia di qualità. È dal 1990 che l’Italia ha concesso la possibilità di coltivare la canapa industriale seguendo specifici iter peraltro sotto il controllo delle forze dell’ordine affinché sia garantito che la canapa non contenga principio psicoattivo oltre il limite permesso».

Sotto il controllo delle Forze dell’Ordine e dell’Università di Salerno per la ricerca

Dopo un attento studio dell’ambiente e del territorio della Valle di Comino, l’associazione “Celtic” ha dato via al progetto pilota creando la prima piantagione nel Comune di Casalattico. La semina è avvenuta lo scorso maggio e riguarda una varietà specifica per la produzione di olio di semi di canapa e farine.
Piero Morelli, presidente dell’associazione si dice convinto che lo sviluppo della coltivazione della canapa agroalimentare e industriale possa rappresentare il volano per il rilancio dell’economia agricola della Val Comino: «Siamo certi che il nostro progetto dia una concreta possibilità per iniziare un processo di trasformazione culturale ed economica delle nostre zone». L’intero progetto è seguito per la parte scientifica e di ricerca dall‘Università di Salerno.