I diciannove Grandi Marchi del vino italiano sfidano l’Australia, il primo Paese esportatore di vino tra quelli extraeuropei. Sydney e Melbourne le due città che ospiteranno una tappa inedita nel panorama dei tour internazionali dei Grandi Marchi. Questi si presentano con un programma di formazione, degustazioni e wine maker dinner in due ristoranti tra i più blasonati: Otto Ristorante (Sydney) e The Grossi Florentino (Melbourne). Le due tappe australiane, organizzate dalla IEM – International Exhibition Management – prevedono masterclass condotte da due tra i più influenti esperti vinicoli australiani, Andrew Caillard MW a Sydney e Michael Trembath a Melbourne, incontri con winemaker, stampa di settore e rappresentanti del trade che, insieme ai consumatori, si dimostrano sempre più interessanti al vino “straniero”, soprattutto italiano. «L’Australia – dice il presidente dell’Istituto del vino Grandi Marchi, Piero Antinori – è tra i nostri maggiori competitor sui mercati internazionali. In merito ai consumi interni, la tendenza degli ultimi anni parla sempre più italiano anche a fronte di un calo di produzione interno dovuto alle condizioni climatiche. Negli ultimi cinque anni l’importazione di vini in Australia è infatti triplicata: da 17 milioni di litri l’anno a 51 milioni di litri. Partendo da questa constatazione, le nostre attività di promozione internazionale del vino italiano non potevano non toccare le due capitali australiane dove la cucina e il bere tricolore iniziano ad esercitare un grande fascino anche ora che la produzione nazionale sta tornando ai massimi storici».