Nella maggior parte delle città, già dal 6 luglio partono i salsi estivi. Fin qui, la crisi economica e il brutto tempo hanno rallentano le vendite primaverili. Per questo la Fismo Confesercenti prevede che gli sconti partiranno subito da livelli piuttosto elevati, dal 50%”. E anche se le vendite scontate sono una grande occasione per clienti e commercianti, la Fismo prevede uno scontrino medio un ribasso, attorno ai 165 euro che rappresenta un -10% rispetto all’anno scorso. Non si ferma intanto l’emorragia delle imprese del commercio: da gennaio a maggio hanno chiuso 41 negozi al giorno, indica la Confesercenti.
Su tutto il territorio nazionale, nei primi cinque mesi del 2013 hanno aperto solo 1.901 nuove attività, contro 6.223 chiusure: più di 41 negozi al giorno. Il saldo finale, al 31 maggio, è stato, prevedibilmente, negativo: sono spariti, senza essere sostituiti, 4.322 esercizi, ha indicato l’Osservatorio Confesercenti. La causa principale delle difficoltà del settore è chiaramente ascrivibile alla riduzione della spesa degli italiani; ma sulle imprese pesano anche la pressione fiscale molto alta e il caro-affitti.
È anche da dire che nel nostro Paese si registra un eccesso di concorrenza: da un lato, l’industria della contraffazione moda, che fa perdere al settore 12 miliardi l’anno; dall’altro, quella dei siti di saldi ‘privati’ online e dei factory outlet, che sostanzialmente praticano promozioni per tutta la durata dell’anno.