Unione italiana vini avvia un percorso per le azienda, mentre nasce una rete mondiale di filiera

Una road map sulla sostenibilità incentrata su formazione alle imprese, monitoraggio del mercato, riorientamento di fondi anche Psr e Ocm per investimenti sulle performance ambientali e promozione del logo pubblico ‘Vini sostenibili’. Questo il percorso pluriennale proposto dall’Unione italiana vini per lavorare sulle direttrici di una transizione culturale che, dalle istituzioni alle stesse imprese, dovrà l’intera filiera.
Prima tappa della roadmap, i percorsi di formazione e informazione che accompagneranno le imprese associate UIV verso il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità. A questo lavoro si affiancheranno le attività dell’Osservatorio del vino Uiv per misurare l’impatto e condividere i dati delle performance dei “vini sostenibili” prodotti in Italia sul mercato domestico e nelle piazze estere.
Sul fronte della programmazione e degli investimenti, Unione italiana vini ha anticipato al Ministro la richiesta di linee guida che consentano di adattare gli attuali strumenti di sostegno alle imprese, in particolare i fondi dei piani di sviluppo rurale regionali e alcune misure dell’Ocm, verso misure di investimento per il miglioramento delle performance ambientali e all’ottenimento della certificazione ambientale pubblica. Infine, si punta alla promozione del logo pubblico ‘Vino sostenibile’. La definizione dello standard pubblico nazionale e del logo sulla sostenibilità nel vino rappresenta il primo passo, a cui andranno affiancate campagne promozionali istituzionali che promuovano il modello del vino sostenibile all’estero, anche per facilitarne il suo riconoscimento da parte dei consumatori.

Frattanto è nata la “Slow Wine Coalition”, una rete mondiale che riunisce tutti i protagonisti della filiera per mettere in atto una rivoluzione del vino all’insegna di sostenibilità ambientale, tutela del paesaggio e crescita sociale e culturale delle campagne.
Il primo meeting della Coalition si terrà a Bologna, dal 26 febbraio al primo marzo 2022, quando il Sana Slow Wine presenterà la Slow Wine Fair, l’incontro internazionale tra vigneron, operatori e appassionati con dibattiti, laboratori del gusto e walk around tasting.
La Slow Wine Coalition si riconosce intorno al Manifesto Slow Food per il vino buono, pulito e giusto, un decalogo che fissa alcuni punti fermi sul mestiere del vignaiolo, sull’agronomia e sull’enologia, allargando il discorso anche ad altri ambiti quali la biodiversità, il valore del territorio e il rapporto con chi lavora in vigna e in cantina.