Franco Manzato, assessore veneto all’agricoltura e alla tutela dei consumatori, toglie ogni dubbio su una delicata questioni della quale si parla dopo una estate particolarmente secca in conseguenza della quale mais e cereali sono stati attaccati da patogeni fungini capaci di produrre tossine. «In Veneto – assicura l’assessore – non ci sarà alcun utilizzo alimentare di mais e granaglie che presentassero contaminazioni da micotossine superiori ai limiti di legge. Il primo obiettivo, il nostro dovere, è la salute dei cittadini e la garanzia della salubrità dei cibi. Da un paio di mesi almeno – ha affermato Manzato – stiamo seguendo da vicino la vicenda, per la quale ad agosto abbiamo deciso di attivare un gruppo di lavoro tecnico e avviato un vasto monitoraggio con controlli analitici eseguiti tramite i servizi sanitari territoriali con il coordinamento della nostra Unità di Progetto Veterinaria. In questa azione ci coordiniamo anche con le altre Regioni interessate e con i livelli istituzionali ministeriali sovraordinati. Per le partite che venissero trovate inquinate – ha concluso – stiamo lavorando a soluzioni alternative per un utilizzo della granaglia per scopi diversi dai processi che riguardano la catena alimentare, per esempio un utilizzo energetico. In ogni caso lavoriamo anche sul fronte delle possibili anomalie di mercato conseguenti a questa situazione, con la volontà di evitare ed eliminare speculazioni sui prezzi volte a penalizzare i produttori».
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