Lo dice la prestigiosa classifica di Lyst indicando in crescita Versace, Bottega Veneta e Prada .
Fondata come start up nel 2010 in un piccolo capannone londinese, Lyst è ora un’azienda tecnologica e, soprattutto, un’app per lo shopping premium. Sono oltre 200 milioni le persone che la utilizzano ogni anno, da ogni angolo del mondo, per navigare e scoprire le novità del fashion internazionale e per arrivare, alla fin fine, ad acquistare i più iconici prodotti di marca generando decine di milioni di euro di entrate. Ma anche fungendo da osservatorio privilegiato delle tendenze dei consumatori verso i brand più ricercati.
Ecco allora che la classifica stilata periodicamente rappresenta un indice molto significativo: per il quarto trimestre dell’anno c’è stato un chiaro aumento dell’interesse dei consumatori per le case di moda italiane.
Versace, al decimo posto, sta vivendo un nuovo boom grazie alla collaborazione con l’ereditiera e it-girl Paris Hilton. Bottega Veneta è salita all’undicesimo posto e ha guadagnato sei posizioni in classifica, grazie in particolare al suo prodotto di punta: la borsa Kalimera presentata durante la prima collezione del designer Matthieu Blazy. Le canotte e gli occhiali da sole con logo Prada, le ballerine Miu Miu, le sneakers Adidas Samba e le Birkenstock Boston sono tra gli articoli più ambiti secondo Lyst.
Gucci, marchio di punta del gruppo Kering, detiene da oltre sei mesi la prima posizione, un successo che si spiega con le nuove strategie che hanno permesso al marchio di aumentare la sua popolarità tra i millennial, tra cui nuovi progetti web3, il lancio di mini–giochi in collaborazione con Adidas, e una notevole svolta nel mondo di NFT.
Gucci ha anche guadagnato una crescita del +18% nel terzo trimestre del 2022. I tre marchi in più rapida crescita che hanno mostrato un forte interesse da parte dei consumatori sono stati Coperni e la sua borsa Swipe (+50% ricerca), Jaded London e i suoi pantaloni Cargo (+63% ricerca) e Chopova Lowena e la sua minigonna con cintura (+86% ricerca).
