Compie trentanni di vita la Galleria del Costume di Palazzo Pitti fondata nel 1983 da Kirsten Aschengreen Piacenti partendo da un piccolo nucleo di abiti storici di proprietà dello Stato. Significativo fu il contributo dell’Associazione Amici della Galleria del Costume nata, alcuni mesi prima, grazie all’entusiasmo di Raffaello Torricelli, allora Presidente dell’Associazione Amici dei Musei fiorentini. La galleria è un museo dello Stato ed è l’unico museo nazionale di storia della moda e del costume in Italia, parte integrante della Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze.
Situata nella Palazzina della Meridiana annessa a Palazzo Pitti, la storia della Galleria è stata segnata fino ad oggi da un succedersi intenso di donazioni di privati scandite da meno frequenti, ma rilevanti, acquisti dello Stato: fra gli acquisti, si annovera una splendida collezione di bottoni dal XVII all’inizio del XX secolo. La Galleria include un laboratorio di restauro, dove abiti e accessori vengono sottoposti ad una verifica del loro stato di conservazione, e, quando occorre, a complessi interventi di restauro prima dell’esposizione o del loro collocamento in deposito. La Galleria, dedicata alla storia della moda dal ‘700 ad oggi, è un museo atipico e dinamico in quanto ogni due, tre anni, per ragioni di conservazione degli abiti stessi, ne viene cambiato l’intero allestimento. Le uniche opere esposte stabilmente sono gli abiti funebri di Cosimo I de’ Medici, della moglie Eleonora di Toledo e del figlio Don Garzia, recupero straordinario dopo un lungo e complesso restauro.