Nike chiede al giudice di bloccare Adidas oltreoceano: in ballo i brevetti delle tomaie di maglia

Continua sempre più aspra la battaglia giudiziaria tra Nike e Adidas. Ben oltre la concorrenza commerciale, Nike accusa la rivale di aver violato i brevetti che coprono la sua tecnologia di design delle scarpe Flyknit, leggere e lavorate a maglia, e si è rivolta alla Commissione per il commercio internazionale degli Stati Uniti chiedendo di bloccare le importazioni di diversi tipi di calzature Adidas.
Nel dettaglio sarebbero 49 i modelli di scarpe del produttore tedesco che utilizzano la tecnologia Primeknit che violerebbe sei brevetti depositati dal colosso statunitense. Il nuovo capitolo giudiziario prosegue la guerra che da quasi dieci anni contrappone i due marchi leader delle calzature sportive. Nel 2012, Nike ha introdotto per la prima volta la tecnologia della tomaia delle scarpe in maglia denominata Flyknit. Secondo Nike, Adidas ha introdotto Primeknit cinque mesi dopo copiandone la tecnica costruttiva, avviando una serie di ricorsi e controricorsi che ha animato le aule giudiziarie sia in Europa che negli Stati Uniti.
Si arriva all’anno scorso, quando Adidas ha provato di cancellare due brevetti americani, sostenendo che fossero l’espressione di una metodologia produttiva diffusa da tempo. Al fallimento di quel tentativo risponde oggi Nike passando all’offensiva chiedendo di impedire la commercializzazione oltreoceano dei prodotti Primeknit.

Gli americani sostengono nella loro denuncia che la tecnologia Flyknit è un nuovo modo di fabbricare le parti superiori delle scarpe, che consente all’azienda di creare calzature che “eccellono in termini di prestazioni, design ed estetica riducendo i materiali e gli sprechi”. Nike utilizza questa tecnologia per produrre scarpe lifestyle e prodotti ad alte prestazioni, in particolare per la corsa, la pallacanestro e il calcio. Un portavoce di Adidas ha dichiarato in una e-mail che la società sta analizzando la denuncia e si difenderà dalle accuse, aggiungendo che la sua tecnologia Primeknit “è il risultato di anni di ricerca dedicata”. Ma la ‘partita’, che dura dal 2012, non è affatto facile che si concluda a breve.