Sui colli di Conegliano-Valdobbiadene si userebbe un metro cubo di pesticidi per abitante l’anno

Marcos Orellana, relatore speciale ONU sui diritti umani, sostanze e rifiuti tossici, a fine 2021 ha ispezionato vari siti d’Italia tra i quali i. Nel rapporto appena presentato all’ONU scrive tra l’altro: «Sono preoccupato per il significativo aumento del volume di pesticidi utilizzati in Veneto, in particolare nelle zone di coltivazione del vino prosecco. L’area è uno dei maggiori consumatori di pesticidi per ettaro nel Paese, con l’equivalente di un metro cubo di pesticidi per abitante all’anno».
Il report finale di Orellana, presentato al Consiglio dei diritti umani della Nazioni Unite il 20 settembre, a Ginevra, sottolinea anche che il piano d’azione nazionale per i pesticidi è scaduto nel 2018 e non è ancora stato rinnovato. “Ogni persona – fa presente Orellana – ha il diritto di vivere in un ambiente sano e privo di sostanze tossiche”, e cita la legge 68-2015 che ha introdotto nel codice penale italiano il titolo dei reati contro l’ambiente, compresi i reati di inquinamento ambientale e disastro ambientale.

A Orellana fa eco in Italia il consigliere regionale del Pd Andrea Zanoni: «Iniziai nel 2011, con la denuncia alla Commissione Europea, che portò al blocco in Veneto dell’uso degli elicotteri per irrorare i vigneti di prosecco con i pesticidi. Da allora porto avanti una battaglia contro i diversi abusi della chimica di sintesi nelle nostre campagne. Bene che ora se ne accorga anche l’ONU».
Ma c’è nella denuncia di Orellana anche un secondo aspetto che deve preoccupare: l’esportazione da parte delle aziende italiane di pesticidi il cui uso non è approvato nell’Unione Europea perché pericolosi per la salute umana e per l’ambiente.