Amazon ha appena avviato il nuovo “Project Zero” con il quale si propone di eliminare del tutto la contraffazione delle grandi marche tra i prodotti del proprio magazzino. Per il momento il progetto è in fase sperimentale e coinvolge solo un primo gruppo di marchi che hanno aderito a questa prima fase.
Grazie ad un sistema di ‘machine learning’ vengono a crearsi delle ‘protezioni automatiche’ che consentono di scandagliare costantemente le confezioni presenti nei magazzini Amazon per individuare le imitazioni. Se sul fronte Amazon pesa tutto il sistema di controllo, ai marchi vengono richiesti i loghi ufficiali, i marchi registrati e ogni altra informazione chiave. Già dalla fase di test, il monitoraggio sta avvenendo su più di 5 miliardi di prodotti al giorno. La fase sperimentare ha confermato che funziona 100 volte meglio rispetto all’attuale sistema basato sulle segnalazioni dirette dei produttori.

Il sistema permetterà di ‘serializzare’ ogni prodotto di nuova immissione sul mercato così da sconfiggere i falsi

Il Project Zero di Amazon non è il solo sistema che cerca di smantellare ‘all’origine’ l’intero mercato della contraffazione, ma è indubbio che vista la dimensione del mercato offerto dal colosso di Jeff Bezos ed il suo continuo sviluppo la diffusione di questo sistema avrà non indifferenti ricadute sul complesso del mercato online e non solo.
Chiaramente il Project Zero di Amazon non viene offerto ai produttori in maniera gratuita. ‘Protezioni automatiche’ e ‘self-service di rimozione contraffazione’ sono strumenti gratuiti, mentre per la ‘serializzazione del prodotto’, ovvero l’associazione di un codice univoco a ogni unità di prodotto, è previsto un costo compreso tra 0,01 dollari e 0,005 dollari a seconda dei volumi.