Il Presidente di Confartigianato Imprese Veneto, Giuseppe Sbalchiero, ha commentato con grande soddisfazione le nuove norme proposte dal Parlamento europeo circa l’obbligo di indicazione del “Made in” per tutti i prodotti non alimentari. «È un passo decisivo – dice Sbalchiero – per la tutela dell’origine dei nostri prodotti e per la salvaguardia del “core business” dell’artigianato veneto. La manifattura conta in regione quasi 100mila aziende, oltre 250mila addetti e rappresenta il 27% delle 136mila imprese artigiane attive. Una propensione al ”fare” straordinaria se si pensa che in Europa il manifatturiero pesa solo per il 9%, in Italia per il 12% e, nella nostra regione, per il 12,5%».
«Confartigianato Veneto – aggiunge Sbalchiero – si batte da sempre per una chiara e inequivocabile identificazione dell’origine dei prodotti e delle lavorazioni, perché il mondo cerca il Made in Italy e i consumatori sono disposti a pagare un premium price pur di avere un prodotto fatto in Italia, a regola d’arte. Una condizione vitale oggi più che mai visto che la sopravvivenza delle nostre imprese è legata sempre di più all’export. Confidiamo – conclude il Presidente di Confartigianato – che il prossimo Governo Ue a Presidenza italiana si impegni per completare rapidamente l’iter dell’approvazione definitiva. L’Italia, insieme con la Germania è, tra i G20, il Paese europeo con il maggiore valore aggiunto manifatturiero al mondo, insieme a Cina, Corea del Sud e Giappone. Questo nostro record va difeso senza esitazioni».
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