Sorprende venire a conoscenza della dura lotta che anche in Cina è attualmente in corso per stroncare il fenomeno della contraffazione. Si apprende infatti che un tribunale della provincia cinese del Guangdong, regione dove si trova Hong Kong ha condannato a vita un uomo accusato di aver organizzato un giro di contraffazioni. In particolare Xiao Zhenjiang, questo il nome del condannato, era specializzato nella produzione di finte borse Hermes. L’uomo era stato arrestato nei giorni scorsi dopo che la polizia aveva sequestrato nel suo stabilimento, nella cittadina di Heyuan, borse contraffatte del noto marchio francese per un valore stimato di circa 100 milioni di yuan, pari ad oltre 10 milioni di euro. Secondo quanto riporta il Wall Street Journal, nel corso dell’operazione di polizia sono stati arrestati insieme a Xiao anche tre complici, ai quali il tribunale ha ora inflitto pene varianti fra i sette e i dieci anni di prigione.
Le autorità cinesi hanno impresso una forte svolta nella lotta alla contraffazione, probabilmente anche a seguito delle pressioni internazionali. E’ in questo clima che all’inizio di agosto, il governo cinese ha reso noto di aver sequestrato prodotti contraffatti per un controvalore nominale di 182 milioni di dollari e di aver arrestato circa 2mila persone.
La sentenza emessa dal tribunale della provincia cinese del Guangdong nei giorni scorsi appare particolarmente significativa e non solamente per la sua severità (l’ergastolo comminato allo specialista nella contraffazione di borse Hermes). Agli esperti di cose cinesi risulta evidente la volontà del governo di sottolineare il rinnovato impegno delle autorità sul fronte della lotta per la protezione dei diritti intellettuali. Fin qui la pena inflitta a chi si macchiava del reato di contraffazione era compresa tra i tre e sette anni di carcere e solo nei casi di contraffazioni nel settore farmaceutico e della sanità erano state emesse sentenze più drastiche.