Il rialzo dei prezzi è stato spinto dalla GDO presa d’assalto in rari casi di approvvigionamento

La prima settimana segnata dal COVID-19 si è conclusa per i Mercati italiani con vendite e prezzi stabili sul fronte dell’ortofrutta.
A Padova un leggero calo dell’export è stato riequilibrato dall’aumento di vendite sul mercato locale anche ai supermercati che hanno avuto carenza di rifornimento di alcuni prodotti. A Genova scambi commerciali nella media, prezzi in flessione, forte richiesta della Gdo a inizio settimana, impatto negativo dal settore Horeca.
A Torino il mercato ha sempre aperto regolarmente: la settimana passata non si è scostata significativamente dalla media stagionale sia per quanto concerne il numero di accessi al mercato sia per la quantità di merce venduta. A Verona settimana regolare per quantitativi movimentati e accessi al mercato; vendite maggiori lunedì e martedì fatto salvo la mancata fornitura alle scuole con quantitativi però non significativi.
Fuori dalle aree direttamente colpite dall’emergenza scatenata dall’epidemia, in Sardegna il Mercato di Cagliari ha svolto la sua attività regolarmente, ma la settimana appena trascorsa è stata sicuramente la peggiore da quando il mercato ha aperto sia in termini di affluenza, sia di volumi venduti. Gli operatori temono gli effetti negativi per la stagione turistica ormai alle porte anche se in Sardegna non si era ancora registrato nessun caso di coronavirus.

A San Benedetto del Tronto il mercato non ha subito grandi oscillazioni, ma ci sono preoccupazioni per la stagione estiva. «Siamo già stati penalizzati in passato per il terremoto – sottolinea Francesca Perotti, amministratore delegato del Centro Agroalimentare PicenoAvere una nuova situazione di panico, proprio in questo periodo dove si avvia la promozione per l’estate, è penalizzante. Mi auguro che le misure restrittive prese nella nostra regione siano efficaci per un’immediata ripresa».
Rallentamento invece nel settore ittico. Qui la crisi complessiva del settore Horeca ha avuto effetti negativi sui Mercati di Milano e Roma che hanno visto una forte riduzione delle vendite visto il calo delle presenze nei ristoranti e nei locali sia dei clienti italiani che di quelli stranieri.