A dimostrare che quello della contraffazione alimentare è un problema che colpisce non solo il nostro Paese, ma che vive e prospera un po’ in tutta Europa, ecco che arriva il clamoroso caso del vino rosé che veniva dalla Spagna ma era spacciato come francese. L’Agenzia statale anti-frodi del Paese transalpino ha confermato che 70 mila ettolitri di vino rosato provenienti dalla Spagna, pari a oltre 10 milioni di bottiglie, sono stati imbottigliati e falsamente etichettati come vino francese doc e venduti da centinaia di produttori francesi nel 2016 e nel 2017.
L’inchiesta realizzata dalla Direzione generale della concorrenza, consumo e repressione delle frodi rivela cifre impressionanti: oltre il 22% dei marchi indagati nel 2016 e 15% di quelli investigati in Francia nel 2017 aveva fatto passare per francese vino prodotto nella penisola iberica. E con un semplice inganno: etichette truccate e ‘francesizzate’, con una minuscola nota con la scritta: “vino originario dell’Unione Europea”. Un business altamente lucrativo, dato che il rosé spagnolo all’ingrosso costa 30 centesimi d’euro al litro, un terzo dei 75/90 centesimi quotati da quello francese.

I viticoltori francesi avevano assaltato le ditte di importazione che truffavano i consumatori

Secondo la legislazione francese, la truffa può costare condanne fino a 2 anni di carcere e sanzioni fino a 300mila euro. All’origine dell’ultimo scandalo, i cattivi raccolti in Francia nel 2015, che portarono alcuni proprietari di aziende enologhe a importare vino dalla Spagna, il secondo produttore del pianeta.
Quando poi la produzione locale è stata recuperata, sono cominciati i problemi e le accuse di concorrenza sleale. Il governo di Madrid rivendica la legalità dell’expo del vino rosé nell’ambito della regolazione europea. E i produttori evidenziano che, per quanto più economico, il rosé spagnolo non è di qualità inferiore a quello francese. La Grande Truffa era stata violentemente denunciata dai viticoltori francesi con assalti alle imprese di distribuzione, bottiglie molotov e ettolitri di liquido rosso riversati in strada dai camion cisterna spagnoli al passaggio alla frontiera.