Il nostro Paese è il più ricco di specialità tradizionali e prodotti Dop comprati come souvenir

Il cibo è diventato la voce principale del budget delle famiglie in vacanza e, viceversa, la ripresa del turismo, dopo le difficoltà legate alla pandemia, ha spinto il cibo Made in Italy a diventare la prima ricchezza dell’Italia per un valore di 580 miliardi di euro nell’ultimo anno.
È quanto si legge nel report appena presentato da Coldiretti “Cibo e turismo, l’Italia che vince”. Certamente la ripartenza a pieno ritmo delle attività di ristorazione e accoglienza, dai ristoranti agli agriturismi, ha avuto un impatto importante sul Made in Italy a tavola che vale oggi quasi un quarto del Pil nazionale e, dal campo alla tavola, vede impegnati ben 4 milioni di lavoratori in 740mila aziende agricole, 70mila industrie alimentari, oltre 330mila realtà della ristorazione e 230mila punti vendita al dettaglio.
Non a caso il cibo è diventato la voce principale del budget delle famiglie italiane e straniere in vacanza in Italia con circa 1/3 della spesa destinato per consumare pasti fuori, ma anche per acquisto come souvenir di specialità enogastronomiche. Specialità che i visitatori esteri continuano peraltro a ricercare anche una volta tornati nei paesi di origine, con un importante effetto promozionale che spinge l’export nazionale. È così che l’Italia è diventata leader mondiale del turismo enogastronomico anche perché può contare sull’agricoltura più green d’Europa: 5450 specialità sono ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni censite dalle Regioni, sono 316 le specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg.

«Ormai i turisti che arrivano in Italia – ha puntualizzato la Ministra al turismo, Daniela Santanchè vengono anche perché nella nostra nazione si mangia e si beve bene. Nel 2023 supereremo il dato pre pandemia; già nel 2022 il fatturato complessivo è stato di circa 5 miliardi.
I turisti come souvenir oggi si portano a casa vino, olio, formaggio e salumi. L’agroalimentare è un pilastro determinante per lo sviluppo dell’offerta turistica del Paese. Il Ministero sta investendo anche sul portale italia.it che sarà la vetrina della nostra nazione».