Le nuove farine potranno essere usate ma i prodotti dovranno essere venduti in scaffali separati

Quattro decreti ministeriali che fissano nuove regole per la vendita di farine a basedi grillo (Acheta domesticus), di larva gialla (Alphitobius diaperinus), di tenebrione mugnaio (Tenebrio molitor, o larva della farina) e di Locusta migratoria. Sono stati annunciati dal Ministro dell’agricoltura, Francesco Lollobrigida, e prevedono che i prodotti fatti con questi tipi di farine, e che sono già regolarmente in commercio, debbano riportare un’etichetta specifica e che siano venduti in scaffali distinti da quelli dove sono in vendita altri tipi di prodotti. I decreti verranno inviati ora alla Commissione Europea, che dovrà decidere se siano in contrasto o meno con i regolamenti europei riguardanti etichettatura, disposizione e vendita degli alimenti. L’intento di Lollobrigida è quello di evidenziare «la provenienza
del prodotto, i rischi connessi al consumo, il quantitativo di farine di insetti presente» ed hanno l’obiettivo di disincentivare l’utilizzo di farine a base d’insetti in favore di prodotti alimentari tradizionali. «Chi vorrà scegliere grilli, larve e locuste – ha detto il Ministro presentando i decreti inoltrati alla Commissione Europea – potrà indirizzarsi lì e chi non vorrà farlo, come immagino la maggior parte degli italiani, potrà tenersi lontano».
Già a fine gennaio la Commissione Europea aveva autorizzato la vendita di una specifica farina a base di grilli ed alcuni esponenti politici italiani oggi al Governo avevano commentato la notizia in maniera molto critica. Ora la Commissione Europea, sulla base delle valutazioni scientifiche che escludono problemi di salute se non per quanti soffrano già di specifiche allergie, ha allargato la gamma dei prodotti autorizzati secondo i regolamenti europei che stabiliscono che ogni nuovo alimento che si vuole introdurre nell’Unione deve ricevere una singola autorizzazione.