Durante l’ultima fashion week milanese dedicata alla donna, Vogue Talents, progetto nato nel 2009 a sostegno di designer emergenti, ha coinvolto per la prima volta tre studenti neodiplomati presso alcune scuole di moda internazionali. Tra loro, Alice Firman, 25enne milanese, laureata in Fashion Design all’Edinburgh College of Art e con un master in Womenswear conseguito presso il Royal College of Art di Londra.
Ha presentato la sua collezione “Vulneràbile”, basata sullo studio della vulnerabilità emozionale vista attraverso l’analisi del linguaggio del corpo e della gestualità. «Per realizzare la mia collezione – spiega Alice Firman – sono partita da una ricerca accademica sullo studio della psicologia e del subconscio, ed ho poi analizzato delle fotografie scattate da me ad amici e persone care in momenti di vita reale e di intimità, studiandone il linguaggio del corpo e la postura, strettamente correlati al subconscio. Ho quindi cercato di tagliare in miei capi in base a questi elementi; per me è infatti fondamentale che un abito sia impregnato di storia e significato e che il lavoro creativo sia il frutto di una ricerca molto personale».

Per il momento non pensa di avere l’esperienza necessaria per sfondare nel difficile mondo del fashion

La giovane designer ha realizzato una collezione 100% Made in Italy, composta da dodici capi, in cui predominano i pantaloni, accanto a giacche, boxer, una tuta intera, dei top e un cappotto.
«Sono italiana – sottolinea – e credo fermamente nella qualità del Made in Italy. Per questa collezione ho avuto il privilegio di lavorare con eccellenze del nostro Paese per quanto i riguarda i materiali, come Reda 1865, Mantero, Conceria Pistolesi e Lanificio Raphael ed ho utilizzato le tecniche che si usano per la produzione dei guanti: molte cuciture invisibili, accanto a cuciture in rilievo come decoro. Non intendo produrre questa collezione su larga scala, prima voglio lavorare in un’azienda e fare esperienza, per poi un domani, spero, lanciare un mio brand che vorrei portasse il mio nome».