Coldiretti ha lanciato l’allarme per un nuovo ‘business’ della criminalità in Puglia: il taglio degli ulivi per ricavare pregiata legna da ardere. L’ultimo episodio in ordine di tempo denunciato dall’associazione agricola riguarda il taglio a livello del terreno di 40 rigogliosi ulivi centenari: «Un vile atto – spiega il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele – che ha segnato la fine dell’attività olivicola del nostro giovane socio che, prima di poter raccogliere nuovamente olive, dovrà aspettare anni. Ogni albero garantiva circa un quintale di olive e il paradosso vergognoso della vicenda è che gli ulivi di inestimabile valore sono stati tagliati per rivendersi la legna. Sono mesi che denunciamo alle Prefetture quanto accade quotidianamente nelle aree rurali. A Canosa e Cerignola gli olivicoltori subiscono la minaccia del taglio degli alberi se si rifiutano di pagare il pizzo. È una situazione ormai ingestibile per cui serve l’intervento dell’Esercito».
Una nota diffusa da Coldiretti Puglia sottolinea che: “Secondo l’analisi del nostro ‘Osservatorio sulla criminalità dell’agricoltura e sul sistema agroalimentare‘ sui risultati conseguiti dalle Forze di Polizia, l’intero comparto agroalimentare è caratterizzato da fenomeni criminali legati a furti, estorsioni e alla contraffazione di prodotti alimentari ed agricoli e dei relativi marchi garantiti. I danni al sistema sociale ed economico sono molteplici, dal pericolo per la salute dei consumatori finali, all’alterazione del regolare andamento del mercato agroalimentare. Per questo Coldiretti Puglia, ringraziando le Forze dell’Ordine per l’opera incessante svolta quotidianamente, chiede una stretta sui controlli per assicurare maggiore sicurezza agli agricoltori e agli operai”.