Cerimonia di premiazione al Ministero delle Politiche Agricole per dieci paesaggi rurali storici che raccontano l’eccellenza agroalimentare italiana. Insieme alle pratiche agricole della transumanza e della piantata veneta i dieci siti sono stati inseriti nel Registro nazionale dei paesaggi rurali storici, delle pratiche agricole e delle conoscenze tradizionali.
I dieci siti sono: le colline vitate del Soave e quelle di Conegliano e Valdobbiadene, il paesaggio della pietra a secco dell’Isola di Pantelleria e quello di Lamole, gli oliveti terrazzati di Vallecorsa, la fascia pedemontana olivata tra Assisi e Spoleto, il paesaggio silvo-pastorale di Moscheta e quello agrario della piana degli olivi monumentali di Puglia, il paesaggio policolturale di Trequanda e quello del parco regionale storico agricolo dell’olivo di Venafro.

Il Ministero rilancia il progetto della tripla A: agricoltura,ambiente, alimentazione

«I paesaggi rurali storici e le pratiche agricole tradizionali – ha affermato il Ministro Maurizio Martinasono un patrimonio unico del nostro Paese ed assumono ancora più valore in questo anno, dedicato proprio al cibo italiano. Il loro ruolo è cruciale: rappresentano infatti il legame profondo che c’è tra ambiente, tradizione, identità e la straordinaria capacità dei nostri agricoltori di formare e conservare i luoghi come beni comuni. In queste storie c’è tutta l’Italia. E noi abbiamo il dovere di rafforzare e valorizzare sempre di più e meglio queste aree, puntando su un’agricoltura sostenibile, tutelando la biodiversità e continuando la nostra battaglia contro il consumo del suolo. Puntiamo quindi sulla tripla A: agricoltura, ambiente, alimentazione, favorendo il connubio perfetto tra comunità locali, economie territoriali, capitale umano, paesaggio, reti sociali. La vera sfida è questa».