Una buona notizia per i produttori veneti: la proposta di nuovo regolamento da parte della Commissione Europea, peraltro ancora in fase di definizione, corregge le distorsioni riscontrate nelle richieste di aiuto a sostegno dei danni provocati al settore primario dall’embargo verso la Russia e prevede ulteriori misure eccezionali di carattere temporaneo a favore dei produttori ortofrutticoli per far fronte ai problemi di mercato che si sono già ampiamente manifestati. Soprattutto il nuovo provvedimento contiene disposizioni più mirate sia rispetto alla scelta dei prodotti, sia sui criteri di assegnazione agli Stati Membri dei volumi oggetto di intervento.
In questo senso, vengono eliminati alcuni prodotti che non rivestono importanza nell’export verso la Russia, come ad esempio i funghi, i frutti rossi e tutte le tipologie di cavoli, mentre vengono inseriti gli agrumi. I prodotti oggetto di intervento sono stati suddivisi in 4 gruppi (mele e pere; frutta; ortaggi; agrumi) e per ogni gruppo è stato definito un livello massimo di volume oggetto di intervento. Quanto alla definizione dei volumi massimi, la Commissione ha tenuto conto della media triennale (2011-2012-2013) dei flussi di esportazione di ciascuno Stato membro diretti verso la Russia per i mesi di interesse del provvedimento. Ciascuno stato membro potrà usufruire di un volume addizionale di intervento pari a 3.000 tonnellate, da distribuire a propria scelta tra i prodotti oggetto di intervento.