Ma per il rischio dazi DeCastro chiede all’Europa di attivare i 400 milioni di riserva della Pac

Cresce l’export agroalimentare italiano per tutti i segmenti del comparto, a eccezione di quello della frutta fresca e trasformata. È quanto emerge dal report trimestrale di Ismea “Agrosserva” che indica per le esportazioni per un valore che sfiora i 21,4 miliardi di euro con un incremento del +5,5% delle spedizioni all’estero dei prodotti agroalimentari.
Tuttavia, osserva Ismea, “dopo la spinta dei primi tre mesi, ad aprile e a giugno si sono verificate i primi segnali di cedimento”. In volume però diminuiscono le esportazioni dei derivati dei cereali, del florovivaismo, del lattiero-caseario e dell’ittico. Sul mercato interno, prosegue Ismea, “cresce la spesa delle famiglie italiane per prodotti agroalimentari. Un dato che assume ulteriore significato se si considera che il 2018 aveva chiuso con un deciso rallentamento del trend di crescita.
I dati sui consumi delle famiglie del Panel Ismea Nielsen, infatti, evidenziano un incremento complessivo della spesa del +1,1% rispetto allo stesso semestre 2018”. Proprio il rilievo che l’export ha per il comparto agroalimentare rende ancor più preoccupante lo spettro dei dazi che potrebbero essere applicati dal Governo Trump su quello che è il secondo mercato in assoluto per l’export Made in Itay.

Paolo De Castro coordinatore S&D in Commissione Agricoltura

Abbiamo ufficialmente chiesto, come Commissione Agricoltura del Parlamento europeo, di incontrare l’attuale commissaria Ue al commercio, Cecilia Malmstroem, e il futuro responsabile del portafoglio Phil Hogan per un’audizione urgente.
L’intento è di presentare una lista di misure concrete da attuare immediatamente a sostegno degli agricoltori e dell’agroalimentare europeo, che pagano la fattura più elevata dei 7,5 miliardi di dazi che gli Usa, secondo la Wto, potranno applicare dal 18 ottobre sull’import europeo. Chiederemo quindi alla Commissione Ue di iniziare le valutazioni necessarie all’attivazione della riserva di 400 milioni nel bilancio della Pac per far fronte alle crisi di mercato per i nostri prodotti agroalimentari.