Etichette con la scritta ‘nuoce gravemente alla salute’ sulle bottiglie degli alcolici, proprio come avviene per i pacchetti di sigarette. E’ questa la proposta dell’associazione di consumatori Assoutenti, in collaborazione con un team di esperti scientifici e legali. Anzi, è questa la battaglia. L’Assoutenti è, infatti, decisa a far sentire la propria voce ed ha annunciato una serie di azioni. Del resto, afferma, “l’alcol provoca il cancro, come il fumo di sigaretta. E’ inserito nel gruppo 1 delle sostanze ritenute cancerogene dall’Iarc (International agency for research on cancer), come le sigarette. E allora perché non è possibile segnalare il pericolo ai consumatori con le stesse scritte di avvertimento che troviamo oggi sui pacchetti di ‘bionde’?”.

Così Assoutenti ha presentato una segnalazione ufficiale all’Autorità europea per la sicurezza alimentare a Parma, alla Commissione europea, all’Europarlamento e ai ministeri italiani della Salute e dello Sviluppo economico. Nel documento sono menzionati gli studi scientifici che attestano le conseguenze dannose legate al consumo di alcol, in particolare è sottolineato il legame con alcuni tipi di cancro. Ma non solo. Il documento segnala anche il quadro normativo di riferimento e proprio sulla base di questo si chiedono una serie di misure urgenti. A tal proposito si legge: “Non ci si riferisce necessariamente all’introduzione di obblighi legati all’etichettatura e all’indicazione degli ingredienti, ma certamente all’inderogabile esigenza che su tutte le confezioni vengano apposte idonee segnalazioni sui rischi dell’alcol, soprattutto con riferimento all’insorgenza di affezioni tumorali”.

Obiettivo di Assoutenti è quello di attirare l’attenzione delle autorità sanitarie europee ed italiane. Tra le altre cose, l’associazione sosterrà la causa civile di una donna di 50 anni che vorrebbe portare sul banco degli imputati le aziende produttrici di alcolici. La donna ha contratto il tumore, non ha mai fumato e, a quanto pare, i medici hanno escluso una predisposizione genetica. La donna però è stata una bevitrice sostenuta, per tale ragione, secondo i legali, se ha preso il cancro l’ha preso bevendo.