La “Biennale della sostenibilità” analizza il confronto delle misure assunte dalle città costiere

Adottare comportamenti più responsabili, ridurre i gas serra, approfondire la ricerca scientifica sui cambiamenti climatici e continuare a proteggere le coste. Sono questi i punti cardinali di una rotta che accomuna città tanto lontane che si affacciano su mari diversi. Il vicesindaco di Porto (Portogallo) Filipe Araújo; il sindaco di Biarritz (Francia), Maïder Arosteguy; la Chief Resilient Officer di Lagos (Nigeria), Folayinka Dania; e il sindaco di Sausalito (California), Janelle Kellman hanno portato le loro diverse esperienze nell’aula magna dell’Università Iuav di Venezia ai Tolentini. L’importante occasione è staqta data dalla conferenza “Proteggere le città costiere dall’innalzamento del livello del mare”, organizzata dalla Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità / Venice Sustainability Foundation (FVCMS/VSF) e Iuav, con il supporto di The European House – Ambrosetti, Consorzio Venezia Nuova, Corila, Vela.

È stato il secondo  appuntamento della “Biennale della Sostenibilità” che, tra il 1 giugno e il 25 novembre, proporrà un programma di eventi che vedrà Venezia diventare un centro di confronto internazionale sulle best practice di sviluppo sostenibile. «Le fortune di Venezia – ha sottolineato il presidente della Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità, Renato Brunetta – una città in un ambiente naturale effimero, sono da sempre legate all’aver saputo costruire con ingegno il proprio rapporto con il mare. Ciò vale anche oggi, grazie ai diversi interventi di salvaguardia adottati per mantenere il proprio successo in un’era di cambio climatico. Venezia, con le sue buone pratiche, offre al mondo un pezzo della soluzione, perché questo possa essere messo a sistema con i contributi dell’ingegno di altre realtà urbane colpite dalle medesime sfide».

«Dalle esperienze di città di varie scale – ha concluso il direttore della ricerca scientifica dell’università Iuav, Francesco Musco – possono essere apprese soluzioni di adattamento e di riconfigurazione spaziale, sia con l’uso di soluzioni basate sulla natura, sia di tecnologie avanzate di ambito di protezione della coste».

20 luglio 2023