Il Ministero dell’istruzione, università e ricerca ha annunciato l’apertura dei bandi di PRIMA, il Programma di ricerca e innovazione Euro-Mediterraneo sui temi delle risorse idriche e dei sistemi alimentari che è co-finanziato dalla Commissione Europea e da 19 Paesi dell’Area. Università, enti e organismi di ricerca, imprese ed associazioni no profit possono presentare progetti di ricerca e innovazione sulle 12 tematiche previste dai bandi e nei settori dell’efficienza nell’uso delle risorse idriche, dell’agricoltura sostenibile e del comparto agroalimentare. I bandi, disponibili sul sito del Miur, sono finanziati per il 2018 con oltre 50 milioni di euro.
A sottolineare la centralità del Mediterraneo, che per la prima volta vede un programma di ricerca dedicato specificamente a questa area, è stato Angelo Riccaboni, Presidente della Fondazione PRIMA, incaricata dell’attuazione del Programma. Nell’ambito del Programma, l’Università di Siena, è stata indicata come sede della struttura nazionale di supporto alle iniziative del Programma, denominata IT4PRIMA.

L’intero programma avrà come faro nazionale l’Università di Siena

A IT4PRIMA partecipano i rappresenti del sistema italiano della ricerca e dell’innovazione sui temi delle risorse idriche e dell’agrifood, delle università, CNR, ENEA, Ministero dell’Ambiente, Ministero dell’Agricoltura, imprese e altri portatori di interesse.
Saranno organizzate attività di disseminazione del Programma PRIMA e dei suoi obiettivi, rilevazione dei casi e promozione e delle soluzioni più interessanti per le imprese, per le comunità e i cittadini, nonché attività di educazione all’imprenditorialità nel settore agroalimentare, per gli operatori locali e del più ampio bacino del Mediterraneo. «Tutto ciò – ha ricordato il professor Riccaboni – in coerenza con lo scopo finale del Programma, quello di contribuire a uno sviluppo inclusivo e sostenibile dell’Area Mediterranea, attraverso la promozione del settore agrifood e lo sviluppo rurale, centrali anche per fronteggiare i temi delle migrazioni».